Il 2018 è l’anno del mio 75° compleanno, circostanze ed eventi verificatesi in questa ultima settimana mi hanno portato a una fermata di pensiero. “ Ho iniziato a praticare Judo al forse mio primo anno di liceo (classico), è per certo che nel novembre del 1961 ero ai Campionati Italiani, dove conquistavo il terzo posto (possiedo ancora la medaglia – allora le facevano appositamente per l’evento e in argento). Da allora ho sempre praticato varie discipline tradizionali e culturali giapponesi, bene o male per circa 60 anni, e pratico tuttora. Forte del mio bagaglio, la mia ultima nata, nel luglio del 14, l’idea “Ken Zen Ichi”. Dico un’idea che affianca e fa socializzare in armonia, educazione, rispetto e buone maniere, nel pieno rispetto dei pieni principi e dell’etica del budō, praticanti (al momento solo) di spada. Coloro che si accostano e condividono questa idea iniziano una intensa, mirata pratica individuale ( dico loro se vuoi una cosa, devi trasformarti in essa ) in tal modo la intensa, costante e serena pratica affina sempre di più e il gesto diventa efficace, elegante, armonioso, bello, supportato da una sempre crescente energia interiore e da una mente libera. Questo è Zen.
Quando sei forte in queste convinzioni e ti confirmi in esse, come puoi accettare ciò che è quasi diametralmente opposto?
O Kuma